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Micropali e mediopali per fondazioni e contenimento


I micropali sono pali di piccolo diametro (diametro ≤ a 300 mm) e sono un elemento strutturale atto a trasferire i carichi a profondità maggiori e/o limitare i cedimenti strutturali.

L’armatura dei micropali è normalmente costituita da un tubolare o profilato in acciaio; Il materiale di riempimento può essere costituito da miscela cementizia, malta cementizia o betoncino.

Micropali con diametro maggiore (massimo 400 mm), detti anche mediopali, sono normalmente armati con gabbie di armatura.

Applicazioni


Micropali e mediopali hanno le seguenti funzioni:

  • Sottofondazione di strutture esistenti
  • Fondazione di nuove strutture
  • Opere di contenimento alla spinta del terreno per consentire scavi di sbancamento
  • Miglioramento della stabilità dei pendii e delle scarpate
  • Ancoraggio di strutture

Una sottocategoria delle perforazioni di piccolo diametro può essere considerata la formazione di tiranti di ancoraggio: i tiranti sono normalmente realizzati da perforazioni sub orizzontali ed armati con trefoli in acciaio armonico o barre di acciai speciale.

Palingeo dispone di attrezzature (macchine perforatrici) di varie dimensioni e potenza per poter operare in qualsiasi tipologia di ambiente (all’aperto o al chiuso).

Paratie di Micropali: le Berlinesi


Le Berlinesi sono strutture flessibili di sostegno e sono costituite essenzialmente da una serie di micropali installati a intervalli regolari lungo il perimetro dello scavo che si vuole sostenere.
La spaziatura tra un palo e l’altro varia dai 30 cm ai 50 cm a seconda della richiesta.

Le berlinesi sono una valida alternativa alle opere tradizionali realizzate mediante diaframmi o paratie di pali trivellati e sono adeguate nei seguenti contesti:

  • Il terreno non è adatto allo scavo o alla perforazione di elementi di grandi dimensioni per la presenza di materiale lapideo in forma di strati o di blocchi.
  • Le condizioni al contorno sono tali da richiedere interventi poco invasivi.
  • E’ richiesta la minima perdita di spazio di scavo. – Circostanze in cui la morfologia superficiale, gli spazi a disposizione e le condizioni al contorno consentono soltanto la mobilitazione di attrezzature di dimensioni più contenute

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